Cari visitatori della Tana,
benvenuti al post dedicato alla recensione della settimana. Oggi vi parlo della mia ultimissima e bellissima lettura, Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafón.
Attendevo l'uscita di questo romanzo con molta trepidazione da moltissimo tempo e non appena ne ho avuto la possibilità, ho deciso di leggerlo.
Attendevo l'uscita di questo romanzo con molta trepidazione da moltissimo tempo e non appena ne ho avuto la possibilità, ho deciso di leggerlo.
Il labirinto degli spiriti è uscito il 22 Novembre scorso per Mondadori e conta 819 pagine. Il prezzo è di € 23 per il cartaceo, mentre l'ebook costa € 10,99.
TRAMA
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo.
Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime.
È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo.
LA MIA OPINIONE
N.B. sono presenti spoiler sui romanzi precedenti della serie
N.B. sono presenti spoiler sui romanzi precedenti della serie
Sarò tremendamente parziale in questa recensione, e vi avviso prima. Zafón è uno dei miei autori preferiti di sempre e suppongo che ormai lo abbiate capito e sono sicura che il mio amore per questo autore mi condizionerà nel raccontarvi cosa penso di questo romanzo.
Ne Il prigioniero del cielomolti dei capi della storia erano stati raccolti, quello che era accaduto ne Il gioco dell'angeloe L'ombra del vento connesso in una storia che però aveva lasciato molti interrogativi.
Con Il labirinto degli spiriti il puzzle della serie del Cimitero dei Libri Dimenticati è finalmente completo, le storie dei diversi personaggi che abbiamo incrociato nel corso dei quattro romanzi portate a termine e finalmente le risposte alle domande fondamentali che nascono nel corso della storia - o almeno molte di esse - sono rivelate.
Daniel Sempere, protagonista non assoluto di questo quarto romanzo della serie, ha scoperto ne Il prigioniero del cielo parte della verità sulla morte della madre Isabella, scoperta che lo ha lasciato profondamente amareggiato e che lo sta spingendo alla ricerca di una vendetta che vuole ottenere a tutti i costi.
Ma quello che Daniel non immagina è che dietro la morte di sua madre c'è uno schema molto più ampio, una rete di intrighi, segreti, corruzione, nella quale Isabella è caduta soltanto per amore.
Su questo intreccio che affonda le sue radici nella corruzione del Regime è chiamata ad indagare Alicia Gris, una donna profondamente segnata dall'esperienza della guerra e della solitudine, ma determinata ad andare oltre le apparenze e le costruzioni, oltre gli inganni.
L'indagine di Alicia si intreccia con quella di Daniel in modo diretto ed indiretto, fino ad arrivare a scoprire finalmente come e da chi sono stati mossi i fili che hanno portato alla morte di Isabella.
Dovendo descrivere Il labirinto degli spiriti con un aggettivo, direi che è un romanzo inaspettato.
Come credo molti dei lettori, mi aspettavo di veder tornare Daniel come protagonista assoluto del romanzo, alla ricerca della verità sulla morte di Isabella. Per questo èstato sorprendente vedere una larghissima parte del romanzo dedicato ad un nuovo personaggio, Alicia Gris.
Se questa cosa dapprima mi ha sorpresa, ed in parte spiazzata, pagina dopo pagina ho apprezzato sempre di più questo personaggio, che scompare bambina in una Barcellona devastata dalla guerra e riemerge poi, donna, a Madrid, dove vive per lavoro.
Ma Barcellona presto la richiama a sé per indagare su un mistero che ha radici molto più profonde di quelle che si possono intuire ad un primo sguardo.
E se inizialmente Alicia sembra molto lontana dalla storia di Daniel, scopriamo poco alla volta che il passato li lega attraverso Fermìn.
Dei romanzi, delle storie che crea Zafón, ammiro praticamente tutto, ma in particolar modo il fatto di riuscire a creare personaggi complessi, sfaccettati, la cui personalità ha mille sfumature. Pagina dopo pagina l'autore scava fino in fondo all'anima dei suoi personaggi per farceli conoscere, per far emergere anche i loro lati più oscuri, il contrasto tra l'apparenza e i segreti che custodiscono.
Sullo sfondo, una Barcellona che sembra partecipe della storia, oscura, gotica più che mai nei momenti più rilevanti della storia, come se lo spirito stesso della città incombesse sui protagonisti della vicenda.
Per niente spaventata dalla mole di pagine di questo romanzo (cosa che, devo confessare, non succedeva da un po'), ho affrontato Il labirinto degli spiriti pronta a leggere finalmente il finale di una serie che ho amato con ogni molecola del mio essere lettrice.
È un'avventura inebriante, coinvolgente, in cui Zafón si è divertito a giocare sui contrasti. La verità sulla morte di Isabella è nascosta dentro ad un intrigo che sembra una matrioska, che era stata aperta alla fine de Il prigioniero del cielo e di cui in questo romanzo scopriamo l'ultima parte. Una verità che è dolorosa da affrontare, un desiderio di vendetta, da parte di Daniel, che sembra logorarlo sin nel profondo della sua anima.
Ma questo è anche il romanzo in cui tutto trova pace ed ogni pezzo del puzzle trova il suo posto. Un degno finale per questa serie che è magico, affascinante e ombroso.
Tra le righe (o forse sarebbe meglio dire, tra le strade) de Il labirinto degli spiriti sono disseminate molte piccole verità, spesso affidate al fido Fermìn, che come sempre non manca di deliziarci con le sue perle di saggezza, ed i vari fili della storia sono intrecciati con sapienza e nello stile di Zafòn, che è scorrevole, fluido e sembra sprizzare brillantezza ed oscurità insieme.
Quella del Cimitero dei Libri Dimenticati è una serie che dovrebbe passare nella vita di ogni lettore, perché è prima di tutto una serie che parla dell'amore per i libri e per la letteratura. È una serie disseminata di avventure e di misteri che non possono che intrigare un lettore. Sono storie emozionanti, che in qualche modo mi porterò sempre dentro perché me ne sono innamorata e ne sono stata logorata, un po' come i personaggi che le vivono all'interno dei romanzi.
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Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!
Nella speranza di esservi riuscita a trasmettere anche solo parte della bellezza che ho incontrato in questo romanzo ed in questa serie in generale, e di avervi spinto magari anche solo un po' ad addentrarvi nel Cimitero dei Libri Dimenticati, vi saluto e vi aspetto alla prossima.